Anche la Cgil Savona a Roma per chiedere al governo pace, lavoro, democrazia e giustizia sociale
Roma. Per un’occupazione più retribuita, più sicura e meno precaria. Una manifestazione dedicata a questi temi, quella organizzata il 18 giugno dalla Cgil che ha riempito piazza del Popolo a Roma, dopo aver riempito le Camere del lavoro di tutto il Paese, con 200 assemblee che hanno preparato quella nazionale di oggi nella Capitale. All’evento presente anche una delegazione del sindacato di Savona.
È ambiziosa la proposta della Cgil che – spiegano -“prova a rendere evidente quel filo che lega tutto tra i temi solo apparentemente lontani dell’oggi. Perché la pace è una precondizione irrinunciabile della giustizia sociale, perché il lavoro e la democrazia sono minacciati dai venti e dall’economia di guerra. Perché l’inflazione galoppante che rende ancor più poveri i nostri salari è nata inizialmente da una ripresa della domanda che scontava il contesto di fragilità della lunga catena di produzione globale, minata dagli andamenti dei contagi in ogni angolo del mondo e oggi esplode a causa delle speculazioni che giocano con le materie prime centellinate dal conflitto: il grano e il gas prima di tutto”.
“Oggi la Cgil porta in piazza decine di migliaia di persone che sono arrivate da tutti i territori proprio per dirlo chiaro e forte e per chiedere al governo scelte politiche concrete – sottolineano dal sindacato -. I prezzi crescono, le materie prime si fanno più scarse a ogni giorno di guerra che passa, gli stipendi restano fermi, il lavoro è sempre più precario. È urgente fermare questa deriva, adesso prima che sia troppo tardi”.
“Temi come il sostegno ai redditi più bassi, l’aumento del ‘netto’ in busta paga, la lotta alla precarietà nel lavoro sono centrali per la Cgil di Savona, in un territorio dove il lavoro quando c’è si fa sempre più povero e soprattutto precario con la conseguenza dell’aumento del disagio sociale e del numero delle famiglie in povertà e della diminuzione del valore delle pensioni per migliaia di persone”, commenta il segretario provinciale Andrea Pasa.
“Chiediamo interventi e investimenti ma anche per reclamare l’attenzione del governo nazionale sulle vertenze aperte in settori strategici. Democrazia, pace, giustizia sociale e sviluppo sostenibile sono elementi che marciano insieme, una marcia che deve cominciare dalle aree più deboli del Paese”, conclude.
fonte: ivg.it